#NWS_ International Journalism Festival di Perugia


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Mancava il Documentario d’Inchiesta, all’International Journalism Festival (#IJF) di Perugia, ed ora c’é.

Il vuoto e’ stato definitivamente colmato nell’edizione 2015, che si aprirà il 15 aprile, attingendo all’entusiasmo di PerSo, il Perugia Social Film Festival, presieduto da Stefano Rulli e diretto da Marco Casodi. Già nell’edizione passata, la rassegna alla sua edizione “pilota” aveva riempito le sale del centro storico. Quest’anno e’ stata integrata nel’#IJF. PerSo ha lanciato anche il primo concorso riservato ai documentari a sfondo Sociale che si terrà, sempre a Perugia, dal 18 al 27 settembre.

I due headliner, ospiti quest anno, sono i documentaristi Joshua Openheimer e Simon Klose che presenteranno al festival umbro le loro opere. Lo svedese Klose aprirà con il suo ultimo lavoro The Pirate Bay – Away from Keybord basato sulla vita dei tre fondatori dell’omonimo sito internet di bit torrent e la loro lotta dichiarata contro il copyright. Il documentario già presentato a Berlino nel 2013 e scaricabile gratuitamente qui.

Il regista texano, Joshua Oppenheimer incontrerà, invece, il pubblico per presentare la sua “piece” The Art of Killing in versione integrale. Pluripremiato film sulla “purga anticomunista” avvenuta in Indonesia ad opera del regime del generale Suharto, tra il 1965 e il 1966 e che portò alla morte di mezzo milione di persone. Un viaggio nella psiche dei due protagonisti, due preman (gangster) responsabili dell’uccisione di centinaia di uomini e oggi membri rispettabili delle organizzazioni paramilitari indonesiane. Raccontando il genocidio di cui si fecero complici, i due si immergono lentamente nell’incubo delle proprie emozioni inconsce. Una sorta di catarsi che trasforma il loro orgoglio in profondo rimorso, una messa in scena che finisce per essere la più cruda denuncia ai crimini contro l’umanità compiute nel nome di un regime che non e’ mai stato perseguito per tali atrocità.

Basterebbero questi due pluripremiati colossi del documentario sociale a solleticare gli appetiti e invece no. Ci sarà anche l’imponente lavoro di Daniele Segre su l’Aquila, a sei anni dal sisma. Un reportage multimediale prodotto insieme agli allievi del Centro Sperimentale di cinematografia di cui Segre e’ direttore, che si avvarrà di un’installazione speciale, con foto, testi e proiezioni video oltre che registrazioni radio live. Non solo la tragica vicenda passata, ma uno sguardo puntato sul futuro che attende l’Aquila e i suoi cittadini.
Infine l’omaggio al compianto regista Francesco Rosi che in una lunga intervista, girata dall’amico e collaboratore Roberto Andò, dal titolo Il cineasta e il labirinto, racconta la vita del regista e le sue opere che hanno elevato il giornalismo dell’epoca a vette che mai aveva raggiunto prima, attraverso la carta stampata.Cnt4_Fr53-1

La crisi del cartaceo al tempo dei social media sarà un altro tema dibattuto al #IJF 2015, uno sguardo a 360 gradi sui cambiamenti della professione, tra sorveglianza e privacy con Snowden ospite speciale.

Tra i cinguettii e i nuovi iconici pollici versi di facebook , il web scivola verso la sua fase semantica, geospaziale e dell’intelligenza artificiale, verso la sua versione 3.0. Ci sarà un domani per il giornalismo? Rimarrà spazio per l’informazione libera e di qualità? A queste e altre domande cercheranno di rispondere, durante le centinaia di eventi previsti, i numerosi ospiti. Tutti più o meno consapevoli che il Paleozoico dell’informazione e’ giunto al termine, il magma che spinge sotto la Pangea del giornalismo presto si raffredderà dando origine ad uno scenario dove la deriva non sarà più elemento perturbante ma stimolo e, al tempo stesso, la risposta.

 di Francesco Polacchini

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